Mi ricordo uno sceneggiato in TV con un Gigi Proietti su con gli anni che descrive questa pasta praticamente con la saliva che gli cola dalla bocca. Per un romano è un primo piatto sacro. Può essere considerata una gricia a cui si aggiunge il carciofo. Di questi, quando li si prepara, è opportuno farne in abbondanza proprio per lasciarli per questo piatto. Io li preparo, li surgelo uno per uno con il loro olio e, quando voglio togliermi uno sfizio, ne tiro fuori uno, impasto uno uovo con la farina e me le preparo anche solo per me. Una interessante variante è quella di aggiungere dei ceci lessati.
4 carciofi preparati alla romana con il loro olio ed i gambi
200 gr guanciale
Parmigiano, sale, pepe
Versare l’olio dei carciofi in una padella.
Affettare il guanciale.
Tagliarlo a pezzetti e soffriggerlo finche la parte grassa non risulta trasparente.
Aggiungere i carciofi spezzettati. Intanto buttare le fettuccine nell’acqua bollente poco salata (il guanciale è salato). Cuocere. Conservare un poco di acqua della pasta.
Scolare la pasta e saltarla nella padella aggiungendo se necessario un poco di acqua di cottura. Spegnere la fiamma ed aggiungere il parmigiano.
L’articolo
Mi ricordo uno sceneggiato in TV con un Gigi Proietti su con gli anni che descrive questa pasta praticamente con la saliva che gli cola dalla bocca. Per un romano è un primo piatto sacro. Può essere considerata una gricia a cui si aggiunge il carciofo. Di questi, quando li si prepara, è opportuno farne in abbondanza proprio per lasciarli per questo piatto. Io li preparo, li surgelo uno per uno con il loro olio e, quando voglio togliermi uno sfizio, ne tiro fuori uno, impasto uno uovo con la farina e me le preparo anche solo per me. Una interessante variante è quella di aggiungere dei ceci lessati.