POLPO ALLA LUCIANA
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8 00 gr polpo
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2 spicchi aglio
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1 peperoncino rosso
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5 cucchiai olio di oliva
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400 gr pomodori ciliegini o datterini
(oppure
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200 gr pomodoro rosso +
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200 gr pomodori pelati)
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1 manciata capperi salati
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1 manciata olive di Gaeta o tipo taggiasche
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pepe
Rimuovere il becco (eventualmente aiutandosi con un coltello
Rovesciare la testa infilandovi dentro due dita e rimuovere tutte le sacche.
In una pentola (se di coccio è meglio) versare tre cucchiai di olio , uno spicchio d’aglio ed i peperoncino a pezzi.
Disporvi il polpo a testa in giù e far rosolare per 5 minuti.
Coprire e far cuocere a fiamma molto bassa per mezz’ora.
Intanto dissalare i capperi sotto l’acqua corrente fredda
Intanto versare in una padella il rimanente olio ed aglio e soffriggere per 2 minuti
Intanto fare a pezzi i pomodori, dividendo a metà i ciliegini oppure spezzettando il pomodoro rosso e facendo in grossi pezzi i pelati.
Versare i pomodori in padella e rosolare a fiamma media per 10 minuti.
Aggiungere al polpo, dopo aver rialzato la fiamma, i capperi dissalati,
le olive ed i pomodori rosolati. Continuare la cottura a fiamma media, coperto ma con la paletta sotto il coperchio (oppure scoperto se la salsa è troppo liquida) per 20 minuti. Alla fine aggiungete un poco di pepe.
L’articolo
Questa, come al solito, è una mia interpretazione di una ricetta tradizionale di pescatori partenopei. Potete utilizzare polpi di qualsiasi dimensione: se piccoli è meglio (naturalmente ridurrete i tempi di cottura).
Il (o i) polpo dovete acquistarlo o procurarvelo fresco. Non per un problema di qualità del prodotto ma di specie. Quelli surgelati di solito non sono mediterranei e sono meno saporiti.
Se non avete voglia o possibilità di sbatterlo ripetutamente sugli scogli, come si fa tradizionalmente per rompere le fibre e renderlo tenero, dovete tenerlo per almeno 12 ore il congelatore. In questo modo otterrete egualmente di rompere le fibre e di intenerirlo.
Mi è capitato in mare di pescare polpi. Un paio di volte (qualcuno inorridirà) se particolarmente piccoli, li ho mangiati crudi. Il sapore era eccezionale ma erano veramente molto duri.
Se li dovete preparare bolliti è facile sbagliare la cottura: oltre un certo punto più cuociono più si induriscono. Invece questa ricetta assicura la tenerezza del risultato finale, oltre che la sua appetitosità.
Mi è capitato di conoscere diversi appassionati di pesca al polpo. Persone che vengono nel campeggio dove io lavoro e passano tutta l’estate ad andare a pesca di polpi tutti i giorni. A volte li mangiano, a volte li conservano in freezer, più spesso li regalano.
A me sembra che ciò rappresenti un rapporto predatorio nei confronti della natura.