, Giuseppe Santilli, il curatore, nasce a Roma 68 anni fa (1953). Ha frequentato il liceo scientifico e poi si è iscritto alla facoltà di filosofia della Sapienza. Qui ha svolto attività politica nel collettivo universitario del Manifesto, esperienza poi sviluppatasi in ambito territoriale con la militanza nel collettivo “casilino”.
Il percorso di studi filosofici si è interrotto a un passo della laurea nel 1977. Solo nel 2016, ripresi gli studi presso l’università di Roma tre, si è laureato in filosofia con una tesi dal titolo “il pensiero critico kantiano come anticipazione della fisica post-classica”.
Dopo una esperienza di lavoro come addetto alle consegne in una libreria, è stato assunto nel 1977 all’allora Ministero del Tesoro. Nella seconda metà degli anni ’80 ha iniziato a lavorare per il sindacato dei pubblici della CGIL, in posizione di distacco sindacale. E’ stato prima responsabile della formazione del Lazio e successivamente, alla fine degli anni ’90 ha ricoperto il ruolo di segretario generale della Funzione Pubblica di Roma centro.
Rientrato al ministero dell’Economia e delle finanze nel 2002, terminata l’esperienza di dirigente sindacale per dissensi politici con il gruppo dirigente emergente, ha lavorato come responsabile del personale presso la Commissione tributaria del lazio e negli ultimi anni, presso l’organo di autogoverno della giustizia tributaria (CPGT), dove si è occupato della logistica e per ultimo del servizio ispettivo.
Attualmente in pensione, Giuseppe Santilli, il curatore, ha più tempo a disposizione, complice anche il forzato isolamento dovuto alla pandemia da covid-19. Quindi ha potuto rivitalizzare la passione per la letteratura.