Quante volte da bambino le ho mangiate. Ogni volta che c’era una gita e si dovevano preparare dei panini, la teoria (fondatissima) di mia madre e mia nonna era che panini con affettati o formaggi, preparati dalla mattina per essere consumati a pranzo, risultassero asciutti ed indigesti.
Quindi si dovevano preparare panini con pietanze sugose, che impregnassero il pane ammorbidendolo. Insieme con le uova al pomodoro, le fettine alla pizzaiola erano le preferite. Così che alle gite scolastiche, mentre gli altri mangiavano panini al prosciutto o con la mortadella, io consumavo, tra l’invidia generale, i miei morbidi panini con le fettine alla pizzaiola.
Naturalmente oggi le preparo come pietanza da consumarsi a tavola, ma mi è rimasto quel vivo ricordo di panini consumati all’ombra del pullman, nel vociare di altri bambini.
A fornello spento versare l’olio in una capace padella e disporvi sopra le fettine.
Versare i pelati e romperli grossolanamente con una forchetta. Disporre l’aglio affettato sopra.
Condire con sale, pepe e origano.
Coprire e mettere sul fuoco a fiamma media per 20 minuti.
Togliere la carne dalla pentola ed eliminare le fettine di aglio.
Ridurre per qualche minuto il fondo di cottura. Rimettere dentro le fettine e servire in tavola.
L’articolo
Quante volte da bambino le ho mangiate. Ogni volta che c’era una gita e si dovevano preparare dei panini, la teoria (fondatissima) di mia madre e mia nonna era che panini con affettati o formaggi, preparati dalla mattina per essere consumati a pranzo, risultassero asciutti ed indigesti.
Quindi si dovevano preparare panini con pietanze sugose, che impregnassero il pane ammorbidendolo. Insieme con le uova al pomodoro, le fettine alla pizzaiola erano le preferite. Così che alle gite scolastiche, mentre gli altri mangiavano panini al prosciutto o con la mortadella, io consumavo, tra l’invidia generale, i miei morbidi panini con le fettine alla pizzaiola.
Naturalmente oggi le preparo come pietanza da consumarsi a tavola, ma mi è rimasto quel vivo ricordo di panini consumati all’ombra del pullman, nel vociare di altri bambini.