Un piatto classico della cucina tailandese. Questa cucina ha dei punti in comune, almeno dal punto di vista di un occidentale, con la cucina cinese. Si caratterizza però per l’uso di pressoché tutti i prodotti agricoli tropicali: dal mango al latte di cocco, dalle arachidi al lime, dagli anacardi al tamarindo.
Sembra che i cuochi tailandesi abbiano setacciato tutti i continenti alla ricerca degli ingredienti più esotici. Il risultato è sorprendente: una fioritura di colori, odori e sapori mescolati sapientemente. Attenzione: è una cucina molto speziata e piccante. Chi ha dei problemi con questi prodotti è meglio che si astenga. Consiglio comunque a tutti di contenersi nell’uso di questi prodotti che loro impiegano con dovizia. Non siamo abituati.
Eppure lo eravamo: in Europa, nel medioevo, la cucina era fortemente speziata. Si trattava di uno status symbol: chi poteva dimostrava il suo benessere con l’uso smodato di questi prodotti allora costosissimi. Quando le scoperte geografiche hanno permesso rotte commerciali diverse dalle carovane sulla via della seta ed i prezzi delle spezie sono precipitati, queste sono passate di moda e se ne è ridotto moltissimo il loro utilizza nella nostra cucina.
Tagliare a striscioline il pollo ed a metà per lungo i gamberetti.
Mettere in un piatto i germogli di soya ed aggiungere le altre verdure tagliate a striscioline.
Pestare l’aglio in un mortaio.
Soffriggere l’aglio nell’olio.
Aggiungere pollo e gamberetti e soffriggere per 2 minuti.
Aggiungere il latte di cocco e portare a bollore.
Aggiungere la pasta di curry
e subito dopo il brodo.
Aggiungere le verdure, le salse, il burro di arachidi e cuocere per 4 minuti. A fine cottura aggiungere il succo del lime spremuto.
L’articolo
Un piatto classico della cucina tailandese. Questa cucina ha dei punti in comune, almeno dal punto di vista di un occidentale, con la cucina cinese. Si caratterizza però per l’uso di pressoché tutti i prodotti agricoli tropicali: dal mango al latte di cocco, dalle arachidi al lime, dagli anacardi al tamarindo.
Sembra che i cuochi tailandesi abbiano setacciato tutti i continenti alla ricerca degli ingredienti più esotici. Il risultato è sorprendente: una fioritura di colori, odori e sapori mescolati sapientemente. Attenzione: è una cucina molto speziata e piccante. Chi ha dei problemi con questi prodotti è meglio che si astenga. Consiglio comunque a tutti di contenersi nell’uso di questi prodotti che loro impiegano con dovizia. Non siamo abituati.
Eppure lo eravamo: in Europa, nel medioevo, la cucina era fortemente speziata. Si trattava di uno status symbol: chi poteva dimostrava il suo benessere con l’uso smodato di questi prodotti allora costosissimi. Quando le scoperte geografiche hanno permesso rotte commerciali diverse dalle carovane sulla via della seta ed i prezzi delle spezie sono precipitati, queste sono passate di moda e se ne è ridotto moltissimo il loro utilizza nella nostra cucina.