Spaghetti del nonno
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1 00 gr salsiccia fresca
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60 gr salamella
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1 spicchio aglio
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½ peperoncino rosso
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50 gr nocciole sgusciate
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5 cucchiai olio di oliva
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1 cucchiaio pomodori capuliati
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500 gr spaghetti grossi
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6 tuorli uovo
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parmigiano grattugiato, sale.
Soffriggere per 30 secondi l’aglio nell’olio poi aggiungere la salsiccia spezzettata
Dopo un minuto aggiungere la salamella a pezzetti e due cucchiai di acqua.
Dopo un minuto aggiungere i pomodori capuliati e continuare a rosolare a fiamma bassa per 3 minuti,
Intanto tritare le nocciole grossolanamente,
sbattere i tuorli d’uovo e lessare la pasta in acqua salata.
Saltare la pasta scolata nell’intingolo aggiungendo due o tre cucchiai di acqua della pasta.
Aggiungere le nocciole tritate,
spegnere la fiamma e mescolare con i tuorli d’uovo. Aggiungere parmigiano grattugiato, mescolare e servire insieme con altro parmigiano.
L’articolo
Anni fa, in un resort sul mar rosso, il buffet aveva una particolarità: visto che molti ospiti erano italiani avevano la pasta su misura. Potevi scegliere un formato di pasta, sei condimenti da alcune ciotole e comporre la tua pasta che un cuoco eseguiva. Ero diventato amico del cuoco perché avevo sempre delle scelte originali da proporgli: originali come questa pasta.
Questo primo l’ho concepito come alternativa alla carbonara, dovendo utilizzare delle uova che avevo in quantità. I pomodori capuliati sono dei pomodori secchi tritati e conservati in un vasetto. Li ho conosciuti nella Sicilia meridionale e me ne sono innamorato: sono praticissimi ed utilissimi.
Io preferisco sempre usare gli spaghetti di misura grossa, per una questione di gusto. Gli spaghettini, per non parlare dei capellini, a Roma sono conosciuti come la pasta dei cornuti. Questo perché nell’immaginario popolare (maschile), soprattutto di un tempo, la casalinga si supponeva occupata in tresche amorose e quindi cronicamente ritardataria. I spaghetti sottili cuociono in pochissimo tempo, quello che ci vuole per nascondere l’amante in un armadio.
Oggi ovviamente e giustamente i paradigmi sono cambiati ma la definizione è rimasta, così come la mia preferenza per quelli di sezione grossa.