Per il lievitino
- 100 gr farina 0 di forza
- 10 gr lievito madre liofilizzato
- 150 gr acqua tiepida
Pesare gli ingredienti in una tazza
e mescolarli. Lasciarli riposare per un’ora coperti da una plastica da cucina.
Per l’impasto
- 170 gr farina 0 di forza
- 270 gr farina di grano duro
- 150 gr acqua
- 1 cucchiaino sale
- 1 cucchiaio malto d’orzo (oppure miele)
- 2 cucchiai olio
Impastare tutti gli ingredienti insieme col lievitino.
Dare all’impasto la forma di una palla, adagiarlo in una terrina infarinata, infarinare la superficie,
coprire con plastica da cucina e conservare in frigorifero per 60 ore.
Per il secondo impasto
- 40 gr farina
- 1 cucchiaio malto d’orzo (oppure miele)
Tirare fuori dal frigo
e rimpastare con gli altri ingredienti.
Adagiare su di una spianatoia infarinata.
Stendere con un mattarello.
Ripiegare in tre
e rovesciare sottosopra e per lungo.
Stendere ancora con il mattarello e ripetere l’operazione per altre due volte.
Dare all’impasto la forma di una palla, adagiare di nuovo nella terrina infarinata, infarinare la superficie e coprire con plastica da cucina. Conservare al caldo (20° – 25°) per 8 ore.
Se è inverno potete coprire con un telo da cucina, avvolgere in una coperta e conservare in un armadio.
Oppure potete realizzare una lievitatrice artigianale con un contenitore di plastica con coperchio ed un portalampade con una vecchia lampadina ad incandescenza. Mettete nel contenitore la terrina, un recipiente con dell’acqua per umidificare,
coprite ed attaccate la spina. Dopo 8 ore avrete il vostro impasto pronto per preparare il pane, la pizza napoletana o quant’altro.
L’articolo
Impasto di grano duro a lenta lievitazione. Dopo tanti tentativi mi sono fermato a questo ed ho deciso che è quello che preferisco. Lo utilizzo sia per il pane che per la pizza napoletana, i calzoni, i panzerotti al forno ed altro.
Ha un gusto delizioso ed è elastico, ma quando lo stendo non tende a riassumere la forma precedente. Inoltre è digeribilissimo e non mi costringe la notte successiva ad aver mangiato la pizza, a bere litri d’acqua.
Indice che è ben lievitato e che quel procedimento, che contiene centinaia di processi chimici che trasformano l’alimento, si è completato.