Maccheroni alla vesuviana

MACCHERONI ALLA VESUVIANA

 

Prosciutto a pezzetti
Prosciutto a pezzetti
  • 25 gr burro

  • 25 gr prosciutto crudo

  • 1 spicchio aglio

  • 80 gr fior di latte

  • 100 gr pomodorini pelati di collina

  • 50 gr pomodori ciliegini

  • sale, pepe, origano, parmigiano

Burro in padella
Burro in padella

Sciogliere il burro in padella.

Prosciutto in padella
Prosciutto in padella

Aggiungere il prosciutto a pezzetti e lo spicchio di aglio schiacciato. Soffriggere per 3 minuti.

Pomodorini
Pomodorini

Aggiungere i pomodorini interi e soffriggere per 5 minuti col paraschizzi.

Salsa cotta
Salsa cotta

Coprire. Continuare la cottura a fiamma bassa aggiungendo se del caso acqua.

Acqua della pasta
Acqua della pasta

Recuperare dell’acqua dalla cottura della pasta. Quando è cotta scolare e saltare in padella.

Mozzarella e pomodoro
Mozzarella e pomodoro

Aggiungere la mozzarella ed i ciliegini a pezzetti e saltare per due minuti. Saltare con parmigiano a fiamma spenta.

Maccheroni alla vesuviana
Maccheroni alla vesuviana

L’articolo

Come al solito non è la ricetta originale ma una mia rivisitazione, integrando cucina napoletana e romana.

A proposito di ciò non ho mai capito perché esista una rivalità tra le due città. O meglio: ai napoletani non gliene importa nulla. A molti romani invece, non tutti per fortuna, stanno antipatici Napoli ed i napoletani.

Per me è una cosa incomprensibile. Sono due grandi città, vicine, ricche di storia, con tanti problemi ma meravigliose. Non si spiega. Io sono romano e, anche se non ci vivo più, amo questa città. Forse ancora di più adesso che ci vengo da turista e ne gusto l’essenza senza subirne gli svantaggi.

Amo egualmente Napoli, i suoi abitanti e la sua superba cucina.

Debbo dire, ad onor del vero, che forse mi trovo meglio oggi a Napoli che a Roma. Per esempio Napoli ha un traffico caotico che però è vissuto in un certo senso serenamente dalla popolazione. A Roma il traffico è incattivito e si vede che è vissuto con grande sofferenza dagli abitanti. Vorrà dire qualcosa?

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