Amatriciana sbagliata

AMATRICIANA SBAGLIATA

  • 500 gr bucatini
  • 125 gr pancetta tesa o meglio affumicata
  • 1 spicchio aglio
  • 1 pezzetto peperoncino
  • ½ bicchiere vino rosso
  • 1 cucchiaino estratto
  • 800 gr pelati
  • 4 cucchiai olio di oliva
  • Sale, pecorino grattugiato
Pancetta a pezzetti
Pancetta a pezzetti

Tagliare la pancetta a cubetti.

Aglio e peperoncino in padella
Aglio e peperoncino in padella

Soffriggere aglio affettato e peperoncino nell’olio per 1 minuto.

Pancetta in padella
Pancetta in padella

Aggiungere la pancetta e rosolare per 2 minuti. Togliere aglio e peperoncino.

Pelati tritati
Pelati tritati

Intanto tritare i pelati.

Vino in padella
Vino in padella

Versare il vino e fiammeggiare per 5 minuti. Diluire il cucchiaio di estratto in parte del fondo di cottura ed aggiungerlo. Insaporire per 3 minuti.

Pelati in padella
Pelati in padella

Versare il pomodoro e salare. Quando ribolle, coprire, abbassare la fiamma al minimo e cuocere per 1 ora. Lessare la pasta al dente e saltarla nella salsa. Condire con pecorino romano e servire accompagnata dallo stesso.

Amatriciana sbagliata
Amatriciana sbagliata

L’articolo

Sbagliata perché la vera amatriciana non si fa così. Amatriciana perché fin da bambino l’ho sempre chiamata così. Così la chiamava mia nonna. Così mi ha insegnato a farla un mio caro amico ormai passato a miglior vita.

A proposito di questa ultima espressione una digressione: mi sono sempre chiesto come mai i credenti, che l’hanno inventata, abbiano tanta paura della morte nonostante siano convinti che la vita che seguirà alla morte sia migliore, visto che si svolgerà in Paradiso, al cospetto della maestà di Dio.

Delle due l’una: o pensano di essere stati tanto cattivi da non meritare il Paradiso, oppure nutrono molti dubbi circa l’esistenza di Dio. In ogni caso per dei credenti non è una cosa molto bella.

Chiusa parentesi, tornando alla amatriciana ribadisco che questa non è la vera ricetta, altrimenti rischio il linciaggio. Comunque è una pasta così gustosa che io la preferisco all’originale.

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