Carciofi alla romana

carciofo

Dosi

  • 10                   carciofi
  • 3                     spicchi di aglio
  • 1                     ciuffo di prezzemolo
  • 1                     ciuffo di maggiorana
  • 300    cc        olio evo
  • Sale, pepe

Pulire i carciofi togliendo le foglie e poi sfogliando i petali spezzandoli.

sfogliare
Togliere le foglie dure
carciofo sfogliato
Carciofo sfogliato

            Tagliare la punta del fiore.

tagliare la punta
Tagliare la punta

            Rimuovere il gambo.

            Tagliare le parti verdi del fondo.

pulire il fondo
Pulire il fondo

            Immergere il carciofo in acqua Ain cui avrete spremuto mezzo limone.

a bagno
A bagno in acqua acidulata

            Pulire il gambo e immergere anche questo nell’acqua.

pulire il gambo
Pulire il gambo

            Tritate aglio, prezzemolo, mentuccia, sale, pepe, un poco di olio.

mentuccia
Mentuccia
mentuccia e prezzemolo
Mentuccia e prezzemolo
trito
Trito

            Ungere un tegame a fondo pesante.

tegame unto

            Scolare i carciofi

scolare i carciofi
Scolare i carciofi

allargare con un dito il centro del fiore

aprire
Aprire

e versarvi un cucchiaino del trito.

versare il trito

            Adagiare i carciofi nel tegame a testa in su, aggiungere i gambi e versare il rimanente olio dentro i carciofi e nel tegame.

carciofi nel tegame
Carciofi nel tegame

            Cuocere a fiamma bassa, semicoperto per circa 40 minuti (ma dipende dai carciofi: provare con una forchetta. A metà cottura girare i carciofi per una decina di minuti.

girare a testa in giù
Girare a testa in giù

La materia prima

Si utilizzano i carciofi romaneschi ma non necessariamente i cimaroli (il carciofo centrale della pianta, più grosso e più bello ma più costoso) che impiegherete invece se volete fare bella figura. Si possono oggi usare cimaroli di altre varietà e provenienze. Ci sono per esempio ottimi carciofi pugliesi. Non sono proprio la stessa cosa ma questo permette di estendere notevolmente la stagione, considerando che invece il vero carciofo romanesco dura si e no un mese.

La lavorazione

I carciofi alla romana non sono da confondere con i carciofi alla Giudea, che sono tutt’altra cosa. Bisogna usare tantissimo olio se no non vengono (eventualmente potete conservarne parte in un vasetto in frigorifero per un’altra volta). È indispensabile la maggiorana, possibilmente fresca. Queste erano le regole di mia nonna: pessimo carattere ma una maga in cucina.

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