Spaghetti del nonno

Spaghetti del nonno

Anni fa, in un resort sul mar rosso, il buffet aveva una particolarità: visto che molti ospiti erano italiani avevano la pasta su misura. Potevi scegliere un formato di pasta, sei condimenti da alcune ciotole e comporre la tua pasta che un cuoco eseguiva. Ero diventato amico del cuoco perché avevo sempre delle scelte originali da proporgli: originali come questa pasta.

Gli spaghetti del nonno l’ho concepito come alternativa alla carbonara, dovendo utilizzare delle uova che avevo in quantità. I pomodori capuliati sono dei pomodori secchi tritati e conservati in un vasetto. Li ho conosciuti nella Sicilia meridionale e me ne sono innamorato: sono praticissimi ed utilissimi.

Io preferisco sempre usare gli spaghetti di misura grossa, per una questione di gusto. Gli spaghettini, per non parlare dei capellini, a Roma sono conosciuti come la pasta dei cornuti. Questo perché nell’immaginario popolare (maschile), soprattutto di un tempo, la casalinga si supponeva occupata in tresche amorose e quindi cronicamente ritardataria. I spaghetti sottili cuociono in pochissimo tempo, quello che ci vuole per nascondere l’amante in un armadio.

Oggi ovviamente e giustamente i paradigmi sono cambiati ma la definizione è rimasta, così come la mia preferenza per quelli di sezione grossa.

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