Involtini in tegame

Una ricetta di ispirazione sicula, sia per l’uso di olive, mandorle, cipolle e sedano nella salsa, sia per l’utilissima abitudine di infilzare gli involtini due a due. Questo rende enormemente più semplice e più veloce confezionarli.

Quando ero bambino, da buon romano, per me gli involtini erano necessariamente al sugo, visto che con il loro sugo si potevano condire le fettuccine. Non mi passava nemmeno per la mente che si potessero fare in modo diverso. Del resto allora la cucina casalinga era strettamente regionale.

Nonostante a casa mia fossero, dal punto di vista culinario, abbastanza aperti come mentalità, difficilmente si usciva dal novero delle ricette tramandate dalla tradizione. Mia nonna però, sebbene trapiantata a Roma, era umbra, spoletina: quindi qualcosa in più dei classici piatti romani si mangiava.

Mi sono quindi fortemente stupito quando, in seguito alle trasformazioni sociali successive al boom economico avviatosi nel ’63, anche la cucina casalinga ha cominciato a trasformarsi e sulla nostra tavola sono arrivati anche gli involtini in bianco.

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