Aragosta alla griglia

I tre grandi crostacei del mediterraneo, aragosta, astice e cicala di mare, si cucinano sostanzialmente negli stessi modi. Qui di seguito, quando non specificato, li chiameremo tutti aragosta.

Alcune osservazioni personali: l’astice è più buono dell’aragosta, la cicala di mare (parliamo ovviamente della specie non protetta) è più buona dell’astice. L’aragosta deve essere fresca. L’aragosta deve essere viva. L’aragosta deve essere mediterranea.

Quelle, vive, che arrivano dalla Florida, dalla Chesapeake Bay in Maryland e Virginia, o da altre località sono specie differenti e non hanno lo stesso sapore. Se acquistate aragosta surgelata non prendete quelle precotte.

Potete anche utilizzare la marinata canonica con olio, sale e limone. Attenzione a non cuocerla troppo: piuttosto il contrario. Niente di peggio dei crostacei, e dei pesci in generale, troppo cotti. Per concludere l’aragosta alla parigina, bollita e servita con le tre salse ì, è buonissima. L’aragosta ala catalana anche. Ma l’aragosta alla brace ha una marcia in più.

NOTA: Mi dice mio figlio, biologo marino, che la cicala di mare o magnosa (Scillarides ladus) è comunque specie protetta. Quindi quelle che ho visto in vendita o nelle vasche di ristoranti erano di frodo. L’esperto è lui.

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