Tag: uova

Spaghetti del nonno

Spaghetti del nonno

Spaghetti del nonno

Anni fa, in un resort sul mar rosso, il buffet aveva una particolarità: visto che molti ospiti erano italiani avevano la pasta su misura. Potevi scegliere un formato di pasta, sei condimenti da alcune ciotole e comporre la tua pasta che un cuoco eseguiva. Ero diventato amico del cuoco perché avevo sempre delle scelte originali da proporgli: originali come questa pasta.

Gli spaghetti del nonno l’ho concepito come alternativa alla carbonara, dovendo utilizzare delle uova che avevo in quantità. I pomodori capuliati sono dei pomodori secchi tritati e conservati in un vasetto. Li ho conosciuti nella Sicilia meridionale e me ne sono innamorato: sono praticissimi ed utilissimi.

Io preferisco sempre usare gli spaghetti di misura grossa, per una questione di gusto. Gli spaghettini, per non parlare dei capellini, a Roma sono conosciuti come la pasta dei cornuti. Questo perché nell’immaginario popolare (maschile), soprattutto di un tempo, la casalinga si supponeva occupata in tresche amorose e quindi cronicamente ritardataria. I spaghetti sottili cuociono in pochissimo tempo, quello che ci vuole per nascondere l’amante in un armadio.

Oggi ovviamente e giustamente i paradigmi sono cambiati ma la definizione è rimasta, così come la mia preferenza per quelli di sezione grossa.

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Frittata con gli asparagi

Frittata con gli asparagi

Potete realizzare questo piatto utilizzando asparagi selvatici o coltivati, freschi o surgelati. Naturalmente la migliore e quella fatta con gli asparagi freschi selvatici.

Se andate in prima persona a raccoglierli vi consiglio di utilizzare l’apposita pinza a braccio lungo. Questo se non vivete o vi trovate in Sardegna, che ha la fortuna di non avere le vipere nel suo sottobosco.

Una curiosità: al mercato di Terni, dai venditori di asparagi, ho sentito dire: non vengono dalla Sardegna. In Sardegna però ho sentito assicurare del contrario, cioè: non vengono dal continente.

Questo ovviamente porta a pensare che gli asparagi presi sul posto siano comunque buoni e che quelli che li commercializzano in grosse quantità in altre regioni, usino dei conservanti che li fanno durare di più a scapito del sapore.

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Uova in trippa

Uova in trippa

Sempre tua nonna direte. Ma è guardando lei, da bambino, in ginocchio su di una sedia, che ho acquisito l’amore per la cucina. Poi era bravissima, anche se i ricordi dei bambini tendono a mitizzare. A volte esperimento lungamente per tentare di ricreare un sapore che ricordo, senza riuscirci. Forse è il sapore della giovinezza.

Comunque mia nonna cucinava questo piatto ed a me piaceva moltissimo. Deve il suo nome al fatto che la preparazione è la medesima della trippa alla romana. Anche le striscioline di frittata ricordano le strisce di trippa.

Si può dire che è una preparazione vegetariana ante litteram, in cui la carne veniva sostituita dalle uova per ragioni non di scelta etica ma di povertà.

Bisogna comunque aggiungere che anche le uova, almeno in città, non erano molto economiche. Mio padre, di estrazione povera, ha mangiato il primo uovo da solo a vent’anni. Prima mia nonna, l’altra, con un uovo preparava una frittata di verdure per cinque persone.

Il boom economico degli anni ‘sessanta del XX secolo ha cancellato la memoria del fatto che allora si era più vicini alla condizione odierna delle popolazioni del terzo mondo. Con quella memoria forse oggi avremmo capite meglio chi affoga nel Mediterraneo tentando di arrivare da noi per sfuggire alla fame.

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Uova strapazzate al pomodoro

Uova strapazzate al pomodoro

Probabilmente non è questo il nome corretto, ma mia nonna le chiamava così e da bambino, quando non mangiavo quasi nulla, era una delle poche cose che gradissi.

Rapide e semplici da preparare rappresentano un’ottima alternativa alla carne.

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