Tag: Spaghetti

Spaghetti del nonno

Spaghetti del nonno

Spaghetti del nonno

Anni fa, in un resort sul mar rosso, il buffet aveva una particolarità: visto che molti ospiti erano italiani avevano la pasta su misura. Potevi scegliere un formato di pasta, sei condimenti da alcune ciotole e comporre la tua pasta che un cuoco eseguiva. Ero diventato amico del cuoco perché avevo sempre delle scelte originali da proporgli: originali come questa pasta.

Gli spaghetti del nonno l’ho concepito come alternativa alla carbonara, dovendo utilizzare delle uova che avevo in quantità. I pomodori capuliati sono dei pomodori secchi tritati e conservati in un vasetto. Li ho conosciuti nella Sicilia meridionale e me ne sono innamorato: sono praticissimi ed utilissimi.

Io preferisco sempre usare gli spaghetti di misura grossa, per una questione di gusto. Gli spaghettini, per non parlare dei capellini, a Roma sono conosciuti come la pasta dei cornuti. Questo perché nell’immaginario popolare (maschile), soprattutto di un tempo, la casalinga si supponeva occupata in tresche amorose e quindi cronicamente ritardataria. I spaghetti sottili cuociono in pochissimo tempo, quello che ci vuole per nascondere l’amante in un armadio.

Oggi ovviamente e giustamente i paradigmi sono cambiati ma la definizione è rimasta, così come la mia preferenza per quelli di sezione grossa.

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Spaghetti con la ricotta

Spaghetti con la ricotta

Devo questa ricetta allo scrittore Mario Vasquez Montalban che la fa descrivere al suo famoso personaggio Pepe Carvalho in un suo libro.  Se non sbaglio Pepe ne discute col suo aiutante – cuoco – servitore Biscuter.

Non brucio i romanzi letti come fa Pepe Carvalho, ma questo non sono proprio riuscito a ritrovarlo. Quindi la ricetta è basata sul ricordo di una lettura. L’ho dovuta pertanto reinterpretare.

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Pesto alla trapanese

Pesto alla trapanese

L’ho assaggiato la prima volta, ‘anta anni fa, in un paese del trapanese: Busseto Palizzolo. Con un nome del genere mi sarei aspettato di trovarmi tra piacenza e Casalpusterlengo, invece ero in Sicilia. Solo dopo capii che quel toponimo aveva radici storiche ben fondate. Probabilmente i Longobardi, chiamati dai Normanni per irrobustire il loro potere su quell’isola appena strappata agli arabi, lo avevano portato con se.

La cosa più difficile era avere abbastanza condimento nella pasta e ricordo che, ogni volta, bisognava lottare col cameriere per farsene portare altro. La mia personale interpretazione risolve il problema

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