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Fettuccine ai porcini

Fettuccine ai porcini

Ho mangiato questo piatto in un ristorante ai Castelli romani, Siccome era piaciuto tanto a mio figlio, l’ho riprodotto. Ora piace molto anche all’altro che allora non era ancora nato.

Ho, come ricordo di quella volta, una bellissima foto con mio figlio, mia madre e mia nonna: quattro generazioni. Tornando alla ricetta, da quella volta ho scoperto la particolarità dell’aglio soffritto nel burro.

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Cotolette di funghi porcini

Cotolette di funghi porcini

Anche questo è un piatto che ho imparato a mangiare in casa della mia futura moglie, Allora lei viveva a Sassari ed io a Roma. Ci vedevamo alcune volte l’anno. A Natale andavo io da lei.

Ricordo il sapore di quelle feste meravigliose: giovane, senza responsabilità rivedevo il mio amore e mi godevo quelle meravigliose vacanze. il sapore era anche quello delle cappelle dei funghi che loro raccoglievano in stagione e surgelavano per Natale.

Preparate come le cotolette alla milanese erano un ottimo piatto da vigilia, allora si rispettava molto più che oggi, e sembrava veramente di mangiare una carne dal sapore esotico.

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Coniglio con i funghi secchi

Coniglio con i funghi secchi

Quando sono entrato in casa di quella che oggi è mia moglie questo è uno dei primi piatti bergamaschi che ho conosciuto. Servito ovviamente con la polenta dura, quella che si taglia a fette, diversa da quella morbida, stesa su di una spianatora e ricoperta di carne al sugo. Me ne innamorai subito. Della polenta bergamasca, che della ragazza lo ero già abbondantemente.

I funghi porcini

I miei futuri suoceri erano appassionati raccoglitori di funghi. Trasferitisi da poco in Sardegna avevano trovato terreno fertile per la loro passione perché allora nell’isola non si raccoglievano i porcini. Ne prendevano a iosa e la loro casa, in stagione, era sempre piena di funghi sott’olio, funghi a seccare, cappelle surgelate per Natale. Ricordo di quella casa l’odore del retrocucina, che era magazzino e scarpiera: un misto di odore di scarpe e funghi secchi che per me la identificava.

Rituali della polenta

Appresi anche tutti i rituali connessi alla polenta: mangiarla prima in una tazza di latte, poi bianca condita con burro e parmigiano o con il taleggio. Infine, la sera, tagliata a fette e gratinata con formaggio e prosciutto cotto.

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