Tag: cavolfiore

Pasta coi broccoli arriminati

Pasta coi broccoli arriminati

Questa ricetta dal nome sembra una piatto popolare ed invece si tratta di una ricetta molto raffinata. Ha poi una particolarità. Dopo che l’avrete assaggiata la odierete oppure ve ne innamorerete: non ammette mezze misure. Alcune osservazioni: il termine dialettale arriminati, cioè mescolati, deriva dal fatto che la salsa va mescolata spesso per evitare che si attacchi.

Poi: esiste più di una confusione dialettale tra cavolo e broccolo. Premetto che tutti, compresi i friarelli ed i cavolini di Bruxelles, sono variazioni dovute a selezione umana di un’unica pianta selvatica: la Brassica olearia. In questo caso chiamano broccolo il cavolfiore bianco. Pinoli ed uvette vengono usate in diverse regioni, soprattutto del centro sud, in cucina. Probabilmente si tratta di un residuo della cucina medievale, molto incline al dolce nelle pietanze.

Il concentrato di pomodoro è quello commercializzato in tubetti o barattoli. L’estratto o conserva, molto più concentrato, è più tradizionale. Se riuscite a procurarvelo preferitelo assolutamente. Lo trovate, soprattutto al nord, nei negozi di Eataly, ma lo vendono a caro prezzo. Io me lo faccio spedire da un fornitore conosciuto al mercato di Siracusa., quello all’ingresso dell’Ortigia. Mi manda un estratto preparato con i pomodori datterini di Pachino: una libidine.

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Cavolfiore alla contadina

Cavolfiore alla contadina

Broccolo o cavolo? A Roma si chiama broccolo romanesco quello verde a punta. In Umbria invece si chiama broccolo anche il cavolfiore bianco. In realtà, insieme a quello verde rotondo ed a quello viola, sono tutte varietà di cavolfiore. Derivano, insieme con broccoli, cavoli cappucci e tutte le cavolacee, comprese quelle ornamentali, dalla domesticazione di un’unica pianta selvatica: la Brassica olearia.

Servito così, a frittata, costituisce un ottima alternativa alla carne od al pesce come secondo.

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Zuppa contadina

Zuppa contadina

La mia cucina non è sicuramente dietetica. Questo piatto però non è comunque indicato per la cucina di tutti i giorni. Una volta si mangiavano proteine animali solo raramente, quando erano disponibili. Anche nelle case dei benestanti la carne non si mangiava tutti i giorni ed in genere si era più parchi di oggi. In più l’assenza di riscaldamento domestico e l’attività fisica molto superiore a quella odierna, che aumentava significativamente il consumo di calorie, aumentavano la necessità di grassi nell’alimentazione. Comunque sia certe cose sono buone solo così

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