Questo è un altro dei piatti che ho conosciuto tanti anni fa in casa dei genitori di quella che sarebbe diventata la mia futura moglie. A casa mia ero abituato a mangiare molto bene per via delle mia nonna bravissima in cucina.
Allora, però, molto più di adesso, la cucina era provincializzata e di abitudine si mangiavano i piatti della tradizione locale. Quindi, a casa della mia ragazza, piatti come questo avevano un sapore esotico, oltre a quello dell’amore.
Foderare il petto delle quaglie con la pancetta fissandola con degli stuzzicadenti. Infilarli in spiedini di legno con l’alloro e le salsicce come da foto.
Sciogliere metà del burro in una pentola e soffriggervi lo spicchio di aglio schiacciato.
Adagiare gli spiedini e rosolare a fiamma bassa semicoperto per cinque minuti per lato.
Salare (solo le quaglie), pepare, aggiungere metà del vino e farlo evaporare.
Aggiungere un mestolo e mezzo di brodo e, quando ribolle, coprire, abbassare la fiamma al minimo e cuocere per quaranta minuti coperto.
Intanto tritare la cipolla.
Sciogliere il restante burro in una pentola e farvi prima soffriggere la cipolla, poi versare il riso. Tenete la fiamma media.
Quando il riso accenna a cambiare colore versare il restante vino e fatelo assorbire. Abbassate la fiamma e continuate la cottura (venti minuti da quando avete versato il riso) aggiungendo quasi tutto il fondo di cottura delle quaglie e poi il restante brodo.
L’articolo
Questo è un altro dei piatti che ho conosciuto tanti anni fa in casa dei genitori di quella che sarebbe diventata la mia futura moglie. A casa mia ero abituato a mangiare molto bene per via delle mia nonna bravissima in cucina.
Allora, però, molto più di adesso, la cucina era provincializzata e di abitudine si mangiavano i piatti della tradizione locale. Quindi, a casa della mia ragazza, piatti come questo avevano un sapore esotico, oltre a quello dell’amore.