Rigatoni col sugo finto

A Roma il sugo per antonomasia è fatto con carne e pomodoro. Sia esso ragù con la carne macinata al quale si aggiungono pezzettini di interiora di pollo, sia sugo di involtini o sugo di umido.

Quindi con logica stringente mia nonna chiamava sugo finto quello fatto con sole carote, cipolle e sedano, a cui aggiungeva un po’ di pancetta per non rischiare l’onta di essere chiamata vegetariana.

Chissà cosa avrebbe detto oggi dei vegani? Probabilmente, con una delle sue inimitabili uscite, avrebbe sentenziato: Porelli! Saranno malati. Nota: il burro è quello che un tempo ogni giorno veniva portato a Roma dai contadini delle campagne circostanti, per questo definiti burini.

Vai alla ricetta

Vai al profilo Facebook

Rigatoni col sugo finto

Ingredienti
Ingredienti
  • 400      gr                     rigatoni
  • ½                                cipolla
  • ½                                carota
  • 1                                 costa di sedano
  • 50        gr                     pancetta tesa
  • 800      gr                     pelati
  • 3          cucchiai           olio di oliva
  • 50        gr                     burro
  • ½         bicchiere          vino bianco
  • Basilico, sale, pepe, parmigiano grattugiato
Ingredienti a pezzetti
Ingredienti a pezzetti

Tagliare a pezzettini le verdure e la pancetta.

Soffritto
Soffritto

Soffriggere il tutto nell’olio per 5 minuti.

Sfumare col vino
Sfumare col vino

Versare il vino e sfumare per 5 minuti.

Pelati in pentola
Pelati in pentola

Versare il pelati macinati, salare, pepare e, quando ribolle, abbassare al minimo, coprire e cuocere per 1 ora e mezza. Cuocere i rigatoni e condili con la salsa aggiungendo il burro a crudo e foglie di basilico. Servire con parmigiano grattugiato.

Rigatoni col sugo finto
Rigatoni col sugo finto

L’articolo

A Roma il sugo per antonomasia è fatto con carne e pomodoro. Sia esso ragù con la carne macinata al quale si aggiungono pezzettini di interiora di pollo, sia sugo di involtini o sugo di umido.

Quindi con logica stringente mia nonna chiamava sugo finto quello fatto con sole carote, cipolle e sedano, a cui aggiungeva un po’ di pancetta per non rischiare l’onta di essere chiamata vegetariana.

Chissà cosa avrebbe detto oggi dei vegani? Probabilmente, con una delle sue inimitabili uscite, avrebbe sentenziato: Porelli! Saranno malati. Nota: il burro è quello che un tempo ogni giorno veniva portato a Roma dai contadini delle campagne circostanti, per questo definiti burini.

Vai al profilo Facebook

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.