CORATELLA COI CARCIOFI
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1 kg interiora assortite di agnello
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2 grossi carciofi
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1 spicchio aglio
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4 cucchiai olio di oliva
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Sale, pepe, marsala
Tagliare a pezzetti le interiora.
Pulire i carciofi e cuocerli in padella (vedi ricetta)
Soffriggere l’aglio per 1 minuto, poi toglierlo e soffriggere polmone e trachea
per 2 minuti coperto con il para-schizzi.
Salare, pepare ed aggiungere le altre interiora meno il fegato. Rosolare per 2 minuti.
Aggiungere fegato e carciofi e rosolare piano per 5 minuti.
Controllare il sale, aggiungere un poco di marsala, coprire e continuare a cuocere per 5 minuti.
L’articolo
Uno dei piatti più romani che esistano. A Roma è, o meglio era prima del freezer, di rigore prepararlo a Pasqua, quando si ammazza l’agnello e sono pronti i veri carciofi romaneschi (un tempo a casa mia gli unici degni di essere mangiati.
Da ragazzo, mentre facevo l’università, ho lavorato par time presso una libreria, cartoleria, registri Buffetti. Il proprietario, romano dalla notte dei tempi, ogni anno vicino alla Pasqua, preparava una cassetta di carciofi romaneschi e mi mandava a spedirli alla sorella a Milano.
Allora i carciofi romaneschi duravano poco più del mese di marzo, non come oggi che circolano carciofi anche buoni ma di altre varietà, venduti come romaneschi, per metà dell’anno. Il famoso cimarolo è solo il carciofo centrale della pianta, quello con il gambo lungo e grosso, che non va assolutamente scartato ma pulito e cucinato con i fondi dei fiori.
Comunque questa coratella coi carciofi è cucinata lontano dalla Pasqua. U freezer oggi permettono di conservare la coratella per lunghi periodi. Comunque l’agnello si trova anche fuori dai periodi di Pasqua o natale. Quanto ai carciofi questi sono disponibili tutto l’inverno. Ma forse era meglio prima?