Chi non conosce il purè? Sogno dei bambini, soluzione (apparentemente) semplice per un contorno in un pranzo importante, contorno che mette d’accordo tutti. La semplicità del piatto è ingannevole. In realtà esistono alcuni accorgimenti. A casa mia non lo sapevano fare bene. Io l’ho imparato a casa di quella che poi è diventata mia moglie.
Innanzitutto è essenziale la qualità delle patate. Ci vogliono le stesse patate richieste dagli gnocchi. L’ideale sono le patate rosse di pasta gialla, particolarmente adatte ad essere bollite. Vanno bene anche delle buone patate bianche, sempre di pasta gialla. Vanno messe a cuocere in acqua fredda, pelate appena cotte e subito schiacciate.
È fondamentale aggiungere il latte già caldo poco alla volta, come per la besciamella. Va servito caldissimo. Non ho fatto in tempo a fotografarlo che si erano già serviti tutti. Buon appetito.
Lasciando le patate nell’acqua, mentre sono ancora caldissime pelarle un ad una
e schiacciarle.
In un pentolino scaldare il latte con sale, pepe e noce moscata fino quasi all’ebollizione.
Intanto sciogliere il burro in una capace pentola.
Aggiungere le patate. A fornello acceso mescolare con una frusta aggiungendo poco alla volta il latte.
Alla fine aggiungere il parmigiano, mescolare ancora, spegnere il fornello e servire in tavola caldissimo.
L’articolo
Chi non conosce il purè? Sogno dei bambini, soluzione (apparentemente) semplice per un contorno in un pranzo importante, contorno che mette d’accordo tutti. La semplicità del piatto è ingannevole. In realtà esistono alcuni accorgimenti. A casa mia non lo sapevano fare bene. Io l’ho imparato a casa di quella che poi è diventata mia moglie.
Innanzitutto è essenziale la qualità delle patate. Ci vogliono le stesse patate richieste dagli gnocchi. L’ideale sono le patate rosse di pasta gialla, particolarmente adatte ad essere bollite. Vanno bene anche delle buone patate bianche, sempre di pasta gialla. Vanno messe a cuocere in acqua fredda, pelate appena cotte e subito schiacciate.
È fondamentale aggiungere il latte già caldo poco alla volta, come per la besciamella. Va servito caldissimo. Non ho fatto in tempo a fotografarlo che si erano già serviti tutti. Buon appetito.