POLPO ALLA LUCIANA
Questa, come al solito, è una mia interpretazione di una ricetta tradizionale di pescatori partenopei. Potete utilizzare polpi di qualsiasi dimensione: se piccoli è meglio (naturalmente ridurrete i tempi di cottura).
Il (o i) polpo dovete acquistarlo o procurarvelo fresco. Non per un problema di qualità del prodotto ma di specie. Quelli surgelati di solito non sono mediterranei e sono meno saporiti.
Se non avete voglia o possibilità di sbatterlo ripetutamente sugli scogli, come si fa tradizionalmente per rompere le fibre e renderlo tenero, dovete tenerlo per almeno 12 ore il congelatore. In questo modo otterrete egualmente di rompere le fibre e di intenerirlo.
Mi è capitato in mare di pescare polpi. Un paio di volte (qualcuno inorridirà) se particolarmente piccoli, li ho mangiati crudi. Il sapore era eccezionale ma erano veramente molto duri.
Se li dovete preparare bolliti è facile sbagliare la cottura: oltre un certo punto più cuociono più si induriscono. Invece il polpo alla luciana assicura la tenerezza del risultato finale, oltre che la sua appetitosità.
Mi è capitato di conoscere diversi appassionati di pesca al polpo. Persone che vengono nel campeggio dove io lavoro e passano tutta l’estate ad andare a pesca di polpi tutti i giorni. A volte li mangiano, a volte li conservano in freezer, più spesso li regalano.
A me sembra che ciò rappresenti un rapporto predatorio nei confronti della natura.