Penne alla Matteo

PENNE ALLA MATTEO

Matteo è una trattoria che c’era, non so se c’è ancora, a Borgo San Gregorio, comune di Capo d’Orlando, sella costa nord della Sicilia. Per capirci è in quella frazione che Gino Paoli ha scritto la famosa canzone Sapore di sale.

Eravamo andati lì approfittando di questa iniziativa di ittiturismo organizzata da un tizio che è poi diventato nostro amico. Incaricandosi di affittare le case dei pescatori puntava a crear loro un reddito alternativo per disincentivare la pesca della neonata.

La neonata è il novellame di sarda che un tempo veniva pescato con uno strascico a remi. Oggi, con le moderne barche a motore vengono utilizzate reti molto più fitte pescandone grandi quantità senza sforzo e quindi recando un danno all’ambiente enorme.

A Borgo san Gregorio allora arrivava tutti i giorni un bacone da pesca chiamato Il Gambero con un carico di Gamberi bianchi, gamberi rossi, gamberoni e scampi che vendeva  a prezzi irrisori rispetto a quelli a cui ero abituato. Quindi la materia prima di qualità anche per i ristoranti era assicurata.

Comunque quelle penne mi sono rimaste impresse ed ho tentato di riprodurre la ricetta. Mi raccomando, se la volete provare: i gamberi devono essere mediterranei e freschi o almeno congelati a bordo.

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Penne alla Matteo

PENNE ALLA MATTEO

gamberi rossi
gamberi rossi
  • 250 gr penne rigate
  • 250 gr gamberi rossi
  • 50 gr pistacchi salati, tostati e sgusciati
  • 1 spicchio aglio
  • 4 cucchiai olio di oliva
  • ½ cucchiaio estratto di pomodoro

oppure

  • 1+1/1 cucchiaio concentrato di pomodoro
  • Sale, peperoncino
Olio in padella
Olio in padella

Scaldare due cucciai di olio in padella.

Gamberi in padella
Gamberi in padella

Rosolare i gamberi per 4 minuti. Lasciar raffreddare.

Gamberi sgusciati
Gamberi sgusciati

Quando si sono raffreddati sbucciare i gamberi, lasciare le scorze nella padella.

Gusci in padella
Gusci in padella

Portare a calore, abbassare, aggiungere acqua e coprire per 15 minuti.

Tritaverdure con gusci gamberi
Tritaverdure con gusci gamberi

Passare al tritaverdure.

Succo gusci
Succo gusci

Raccogliere il succo spremuto in una terrina.

Pistacchi sgusciati
Pistacchi sgusciati

Frantumare i pistacchi sgusciati in un mortaio.

Estratto in una tazza
Estratto in una tazza

Aggiungere poco alla volta il succo dei gamberi all’estratto in una tazza e diluire. Aggiungere anche i pistacchi frantumati.

Aglio in padella
Aglio in padella

Soffriggere nel rimanente olio l’aglio spezzettato ed il peperoncino per due minuti.

Gamberi in padella
Gamberi in padella

Aggiungere i gamberi sgusciati e soffriggere per altri due minuti.

Estratto in padella
Estratto in padella

Aggiungere l’estratto diluito ed insaporire per altri due minuti.

Salsa
Salsa

Aggiungere i pistacchi frantumati. Saltare le penne lessate nella salsa diluendo se necessario con un poco dell’acqua di cottura.

Penne alla Matteo
Penne alla Matteo

L’articolo

Matteo è una trattoria che c’era, non so se c’è ancora, a Borgo San Gregorio, comune di Capo d’Orlando, sella costa nord della Sicilia. Per capirci è in quella frazione che Gino Paoli ha scritto la famosa canzone Sapore di sale.

Eravamo andati lì approfittando di questa iniziativa di ittiturismo organizzata da un tizio che è poi diventato nostro amico. Incaricandosi di affittare le case dei pescatori puntava a crear loro un reddito alternativo per disincentivare la pesca della neonata.

La neonata è il novellame di sarda che un tempo veniva pescato con uno strascico a remi. Oggi, con le moderne barche a motore vengono utilizzate reti molto più fitte pescandone grandi quantità senza sforzo e quindi recando un danno all’ambiente enorme.

A Borgo san Gregorio allora arrivava tutti i giorni un bacone da pesca chiamato Il Gambero con un carico di Gamberi bianchi, gamberi rossi, gamberoni e scampi che vendeva  a prezzi irrisori rispetto a quelli a cui ero abituato.

Comunque quelle penne mi sono rimaste impresse ed ho tentato di riprodurre la ricetta.

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