Questa è una creazione. Partita, come in molti altri casi da una richiesta di mia moglie e sviluppata attraverso ricerche, prove e sperimentazioni.
In genere in questi casi parto dalla piccola, ma non tanto, biblioteca di cucina che ho in casa. Proseguo poi con una ricerca su internet. Questo ultimo mezzo ha grandi potenzialità ma anche un enorme limite: ci si trovano, come cucina ma anche come qualsiasi altra cosa, ricette serissime ed immani cazzate.
Non esiste un metodo intrinseco di distinguerle. Quindi bisogna usare l’intelligenza, l’immaginazione e sperimentare, fino ad arrivare ad una sintesi originale. È questo il caso.
È un piatto da cucina quotidiana, da distinguere da quella con ceci, guanciale e crostini di pane, più ricca e complessa che infatti ho rinominato zuppa di carciofi.
Pulire i carciofi e tagliarli come per i carciofi trifolati (vedi ricetta), poi tagliare gli spicchi a metà.
Pulire e affettare i porri.
Soffriggere i porri nell’olio per due minuti.
Intanto affettare le patate e spezzettare le fette.
Aggiungere le patate e soffriggere per altri due minuti.
Aggiungere anche i carciofi e continuare a soffriggere per 5 minuti.
Versare l’acqua, aggiungere il dado, il pepe e la menta.
Quando l’acqua bolle abbassare la fiamma al minimo, coprire e continuare la cottura per 30 minuti. Cuocere nella minestra il tipo di pasta che volete. Servire in tavola accompagnato da parmigiano.
L’articolo
Questa è una creazione. Partita, come in molti altri casi da una richiesta di mia moglie e sviluppata attraverso ricerche, prove e sperimentazioni.
In genere in questi casi parto dalla piccola, ma non tanto, biblioteca di cucina che ho in casa. Proseguo poi con una ricerca su internet. Questo ultimo mezzo ha grandi potenzialità ma anche un enorme limite: ci si trovano, come cucina ma anche come qualsiasi altra cosa, ricette serissime ed immani cazzate.
Non esiste un metodo intrinseco di distinguerle. Quindi bisogna usare l’intelligenza, l’immaginazione e sperimentare, fino ad arrivare ad una sintesi originale. È questo il caso.
È un piatto da cucina quotidiana, da distinguere da quella con ceci, guanciale e crostini di pane, più ricca e complessa che infatti ho rinominato zuppa di carciofi.