Potete realizzare questo piatto utilizzando asparagi selvatici o coltivati, freschi o surgelati. Naturalmente la migliore e quella fatta con gli asparagi freschi selvatici.
Se andate in prima persona a raccoglierli vi consiglio di utilizzare l’apposita pinza a braccio lungo. Questo se non vivete o vi trovate in Sardegna, che ha la fortuna di non avere le vipere nel suo sottobosco.
Una curiosità: al mercato di Terni, dai venditori di asparagi, ho sentito dire: non vengono dalla Sardegna. In Sardegna però ho sentito assicurare del contrario, cioè: non vengono dal continente.
Questo ovviamente porta a pensare che gli asparagi presi sul posto siano comunque buoni e che quelli che li commercializzano in grosse quantità in altre regioni, usino dei conservanti che li fanno durare di più a scapito del sapore.
Pulire gli asparagi piegando le estremità finché non si spezzano e gettare il gambo.
Lavare gli asparagi. Soffriggere l’aglio schiacciato nell’olio.
Togliere l’aglio e soffriggere le punte di asparagi spezzettati.
Aggiungere il vino, coprire, abbassare la fiamma e cuocere per 6 / 7 minuti. Sbattere le uova in una tazza.
Aggiungere sale, pepe e parmigiano e sbattere ancora. Scoprire gli asparagi, alzare la fiamma e aggiungere le uova sbattute.
Coprire finche l’uovo in superfice non si rapprende.
Bagnare il coperchio ed utilizzarlo per rovesciare la frittata.
Rimettere in padella finché l’altra parte non si cuoce. Rovesciare di nuovo con il coperchio. Far scivolare in un piatto e servire.
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Potete realizzare questo piatto utilizzando asparagi selvatici o coltivati, freschi o surgelati. Naturalmente la migliore e quella fatta con gli asparagi freschi selvatici.
Se andate in prima persona a raccoglierli vi consiglio di utilizzare l’apposita pinza a braccio lungo. Questo se non vivete o vi trovate in Sardegna, che ha la fortuna di non avere le vipere nel suo sottobosco.
Una curiosità: al mercato di Terni, dai venditori di asparagi, ho sentito dire: non vengono dalla Sardegna. In Sardegna però ho sentito assicurare del contrario, cioè: non vengono dal continente.
Questo ovviamente porta a pensare che gli asparagi presi sul posto siano comunque buoni e che quelli che li commercializzano in grosse quantità in altre regioni, usino dei conservanti che li fanno durare di più a scapito del sapore.