Le cozze si possono aprire sbollentandole o da crude. Il secondo metodo è diffusissimo in Puglia, dove spesso le vendono già aperte sgusciate o nella singola valva. Se riuscite ad impratichirvi e diventare veloci sono molto migliori, soprattutto se dovere usarle per cucinare. Impiegare un coltello senza punta oppure l’apposito coltellino.
Quando ero ragazzo a Roma giravano i carrettini con le cozze: te le aprivano davanti a te e le gustavi crude con sopra un poco di limone. Poi è arrivato il colera a Napoli, si è detto che la causa è stato il consumo di cozze crude ed è stata imposta la stabulazione e l’obbligo di cuocerle prima di consumarle.
A Napoli la gente viveva nei bassi, le fogne, nei quartieri poveri erano allo scoperto al centro della strada con i bambini che ci giocavano dentro ma il colera si è diffuso per colpa della povera cozza.
Una curiosità: ad Ancona, unico luogo in Italia, le cozze selvatiche del Conero, dette muscioli, non hanno l’obbligo di stabulazione. Sono eccezionali.
Le cozze hanno un filamento (o bisso) che fuoriesce tra le due valve sul lato piatto e va tolto prendendolo tra pollice e indice e strappando. Poi ci sono due procedimenti possibili:
I° aprirle da crude.
Porre uno scolapasta su di una bacinella ed aprire la cozza infilando un coltellino apposito (senza punta) tra le due valve circa a metà del lato dritto e facendolo ruotare lungo tutta la congiunzione tra le due valve. Compiete questa operazione sullo scolapasta in modo che l’acqua che contiene cada dentro la bacinella. Deporre la cozza senza guscio nello scolapasta.
II° aprirle sbollentandole.
Pulire bene cambiando l’acqua più volte. Se necessario pulirle con una paglietta od una spazzola di acciaio.
Trasferirle in una capace pentola, spremervi dentro mezzo limone e lasciarlo all’interno.
Cuocere a fiamma alta coperto. Mescolare dopo un paio di minuti. Appena cominciano ad aprirsi togliere dal fuoco. Rimuovere il mezzo limone.
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Le cozze si possono aprire sbollentandole o da crude. Il secondo metodo è diffusissimo in Puglia, dove spesso le vendono già aperte sgusciate o nella singola valva. Se riuscite ad impratichirvi e diventare veloci sono molto migliori, soprattutto se dovere usarle per cucinare. Impiegare un coltello senza punta oppure l’apposito coltellino.
Quando ero ragazzo a Roma giravano i carrettini con le cozze: te le aprivano davanti a te e le gustavi crude con sopra un poco di limone. Poi è arrivato il colera a Napoli, si è detto che la causa è stato il consumo di cozze crude ed è stata imposta la stabulazione e l’obbligo di cuocerle prima di consumarle.
A Napoli la gente viveva nei bassi, le fogne, nei quartieri poveri erano allo scoperto al centro della strada con i bambini che ci giocavano dentro ma il colera si è diffuso per colpa della povera cozza.
Una curiosità: ad Ancona, unico luogo in Italia, le cozze selvatiche del Conero, dette muscioli, non hanno l’obbligo di stabulazione. Sono eccezionali.