Il brasato si serve, affettato ed accompagnato dalla salsa, insieme con la polenta (vedi ricetta) o con il purè di patate.
Potete utilizzare al posto del Barolo un altro vino rosso di buon corpo e tanninico, possibilmente invecchiato in botte. Per esempio Amarone, Chianti, Sagrantino di Montefalco, Ciliegiolo di Narni od altri.
Una curiosità: il burro è apparso relativamente tardi nella cucina. Nel Medio evo la sua preparazione era scarsa e la presenza in cucina irrilevante. Come grassi animali si usavano in cucina i grassi derivati dal maiale e da altri animali come le oche e le anatre.
Il termine brasato deriva dal fatto che in passato la pentola si poneva nella brace. Il coperchio della stessa era di forma concava e veniva riempito da altra brace, in modo che la cottura avveniva da tutti i lati.
Lardellare la carne: tagliare a striscioline il lardo, praticare nella stessa delle fessure con un coltello appuntito ed inserirvi le striscioline di grasso.
Mettere la carne in un contenitore in cui stia a misura ed aggiungere le verdure e le spezie.
Aggiungere il vino fino a coprire. Riporre in frigo per almeno 24 ore.
Scolare la carne. Sciogliere il burro in una pentola (possibilmente ovale).
Intanto tagliare a pezzetti il grasso di prosciutto
ed infarinare la carne.
Soffriggere il grasso di prosciutto nel burro
ed aggiungere la carne. Farle rosolare 5 minuti per ognuno dei quattro lati.
Intanto ridurre a metà il vino facendolo bollire scoperto in un pentolino (attenti che non vada fuori).
Intanto tritare le verdure.
Aggiungere le verdure all’arrosto dopo la seconda volta che lo avete girato. Dopo la quarta volta aggiungete sale e pepe, unite il vino e cuocete coperto per 2 ore a fiamma bassa, mescolando ogni tanto.
Frullate il fondo di cottura aggiungendovi il marsala. Togliere la rete ed affettare la carne.
L’articolo
Il brasato si serve, affettato ed accompagnato dalla salsa, insieme con la polenta (vedi ricetta) o con il purè di patate.
Potete utilizzare ala posto del Barolo un altro vino rosso di buon corpo e tanninico, possibilmente invecchiato in botte. Per esempio Amarone, Chianti, Sagrantino di Montefalco, Ciliegiolo di Narni od altri.
Una curiosità: il burro è apparso relativamente tardi nella cucina. Nel Medio evo la sua preparazione era scarsa e la presenza in cucina irrilevante. Come grassi animali si usavano in cucina i grassi derivati dal maiale e da altri animali come le oche e le anatre.
Il termine brasato deriva dal fatto che in passato la pentola si poneva nella brace. Il coperchio della stessa era di forma concava e veniva riempito da altra brace, in modo che la cottura avveniva da tutti i lati.